Fiato corto

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Andrò, tra poco, a chiudere quella porta del cuore
che tengo ancora aperta, per farlo battere
impazzito, tanto da farmi mancare il fiato

ballerinaSpenderò danzando le ultime ore
sperando forte che passerà
quel ritmo cadenzato ed incerto

Così che spente le luci dell’incoscienza
saprò guardare con la giusta obiettività
separando il vero bene dall’opportunismo più abietto

Avranno un costo alto quelle parole
e quelle carezze
che per due lire ho regalato al primo vento

Cerco ora un mazzo di chiavi antiche
di case, stanze e scaffali in disordine
passo la mano tra i ricordi
e quando la richiudo  per trattenerli
scopro che quelli belli stanno tutti in una mano.

Son certa di aver dato tanto
molto più di quanto avessi in tasca
cosciente che chi riceve spesso crede gli sia dovuto
ma neanche di questo mi è mai importato né m’importa

coppia al mare al tramontoArriva prepotente il bisogno
di smettere di remare
e lasciare gli ormeggi
ma non è solo stanchezza
è desiderio di bellezza
di riempirsi il vecchio cuore
d’albe e tramonti
e spiagge  plasmate
da un dio non lontano.

La vita spesa con il vento contro
fa tremare
e anche il mio sole ha i raggi corti
il vento che ho creduto amico
si confonde nel canneto
e si allontana.

Lo tratterrò finché potrò
il bene autentico
nel poco fiato di troppo
troppo amore.

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