Quarto di luna

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quarto di luna

 

 

Quando la luna non c’era
la cercava nel lato nero d’una notte orba
similmente alla fragile sparuta creatura
che nel gelido biancore
cerca morsi di pane
per conforto al becco assiderato.

Aprendo ogni spiraglio blindato
alla malinconica soppressa speranza
che dimorava nello spazio della vita
non più come stupida servetta
inaffidabile e timorosa
che premendo nel petto
con invadente ansietà
annebbiata da ogni ragionevole certezza.

Chiede adesso e pretende
ciò che la vita
dà e toglie al battito di ciglia
nel sorgere d’ogni nuovo istante.

Tornasse l’alba
la vorrebbe già notte
chè non avrebbe senso
un’altra notte senza luna
e continuare ad accendere cerini
non fa luce
non giova
non consola

nè colma l’assenza
divenuta angoscia
compagna ostile di desolate ore
per un’esistenza lacera di carta velina
che traspira il male
e strapperebbe la finta immagine
della santa figurante luna.

Astro passivo
che pare guardi
con compassione
ritraendosi alla passione più pura
di chiunque proverà ancora
a protendersi verso lei ad arco
a librarsi come solitario falco
verso l’estremo nido

dove il cielo è ad un passo
e la luna un gancio
tra il desiderio più prepotente e Dio.

quarto di luna 2

 

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