Lettera ad un bambino che non c’è

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Sfidano la tormenta

le braccia di  mamma

Toccano le stelle

per  portare il calore d’un bacio.

Su in cima al ramo più alto

avranno gambe agilissime,

per ricondurre alle tue mani l’aquilone.

La poesia della sera

La preghiera d’ogni alba

Madre-e-bambino

 

 

 

 

 

 

 

Il latte caldo                                                                                                                                                                                             

I giochi buffi

Fiatone in bici

E corse con appresso il cane

Tutto l’amore al bambino che non c’è

Tenuto stretto

Nel petto

Bambino, sarai protetto.

Allontanerò i gufi

spaventerò le ombre

e al tuo musetto

farò un buffetto.

Farò un cestino delle mie braccia

e un piccolo morbido guanciale

sul mio palmo

potrai sereno riposare.

 

 

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